La sicurezza in montagna: prevenzione, infortuni e soccorso alpino
La montagna è un luogo straordinario che ogni anno attira milioni di persone, sia per concedersi attività ricreative che per praticare sport estremi. Tuttavia, nonostante le bellezze naturali, il contesto montano presenta anche una serie di rischi e pericoli. Per questo una corretta preparazione e la conoscenza approfondita delle potenziali problematiche sono essenziali per vivere esperienze sicure e appaganti. In questo articolo esploreremo allora i principali infortuni che si verificano in montagna e le cause più comuni di incidente. Ma spiegheremo anche come si svolge un intervento di soccorso alpino, quali sono le manovre di primo soccorso e perché è importante conoscere le tecniche di auto soccorso. Inoltre faremo una panoramica sull’uso delle tecnologie moderne per la richiesta di aiuto.
Principali tipi di infortuni in montagna
Secondo i dati del Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), nel 2023 sono stati registrati ben 12.349 interventi di soccorso in montagna. Le principali cause di questi incidenti sono diverse:
- Cadute: responsabili del 45,9% degli infortuni, le cadute causano principalmente distorsioni e fratture, soprattutto alle caviglie e alle ginocchia. Questi incidenti si verificano maggiormente durante attività come l’escursionismo.
- Malori: le condizioni meteorologiche in montagna possono essere imprevedibili e pericolose. Colpi di calore o di freddo, così come problemi legati all’altitudine, come il mal di montagna, l’ipertensione e la nausea, sono responsabili del 12% degli infortuni. Questi disturbi mettono a rischio la salute, soprattutto quando non si è preparati a fronteggiare i cambiamenti climatici repentini.
- Incidenti causati dal maltempo: la montagna è un ambiente dove il meteo può cambiare rapidamente, mettendo in pericolo chi si trova all’aperto. Il peggioramento improvviso delle condizioni meteo può provocare disorientamento e, in casi estremi, incidenti gravi, dovuti alla perdita di visibilità o alle temperature rigide.

La maggior parte degli interventi di soccorso alpino ha coinvolto escursionisti, con un tasso di incidenti particolarmente elevato tra coloro che non sono adeguatamente preparati, sia fisicamente che tecnicamente. Le cause principali di questi infortuni sono spesso la sottovalutazione dei rischi, la mancanza di conoscenza dell’ambiente montano, fattori fisici e psicologici e un equipaggiamento inadeguato.
Infortuni legati a sport invernali
Diversamente dagli sport estremi, dove la preparazione è fondamentale e l’improvvisazione è quasi inesistente, nell’escursionismo l’approccio spesso imprudente e poco preparato contribuisce a un numero significativo di infortuni. In queste attività, infatti, il trend degli incidenti resta elevato, mentre negli sport più estremi, la preparazione curata e la pianificazione riducono considerevolmente i rischi.
Gli sport a maggiore rischio di infortunio sono lo sci alpino e lo snowboard, ma anche lo slittino, il pattinaggio sul ghiaccio, lo sci di fondo. Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, chi pratica sci alpino è più soggetto a lesioni degli arti inferiori (oltre il 50% dei casi) e in particolar modo del ginocchio, mentre sono più rare quelle agli arti superiori. Chi pratica snowboard invece è più soggetto a lesioni degli arti superiori e in particolar modo la lussazione di spalla e la frattura del polso, mentre gli arti inferiori sono interessati in un numero inferiore di casi.
Cause principali
- Il 10% degli incidenti è causato da scontri tra sciatori.
- Per chi pratica lo sci di fondo, sport di resistenza con bassa percentuale di traumi acuti, la causa principale è il sovraccarico di ginocchia e caviglie che diventano suscettibili di tendinopatie acute o croniche.
- Gli incidenti che accadono sulle piste da sci, invece, sono dovuti nella maggior parte dei casi alla stanchezza.
- Molta attenzione va prestata anche alla carenza di neve, condizione in cui praticare sport come sci e snowboard diventa ancora più pericoloso.
Richiesta di soccorso alpino
Quando ci si trova in difficoltà in montagna, la chiamata ai soccorsi può fare la differenza. Se possibile, è fondamentale utilizzare il 112, il Numero Unico di Emergenza Europeo. In alternativa, si può chiamare il 118 e richiedere l’attivazione del CNSAS.
Mantenere la calma è essenziale. Durante la chiamata, è importante fornire informazioni chiare e precise, come:
- Luogo esatto dell’incidente;
- Attività svolta;
- Numero dei feriti e le condizioni sanitarie degli stessi;
- Condizioni meteorologiche sul luogo dell’incidente;
- Recapito telefonico da cui si chiama.

Sistemi di localizzazione
In caso di mancanza di segnale o cellulari scarichi, vengono utilizzati sistemi come Recco e Artva per individuare i dispersi. Il Recco è una piastrina con antenna e diodo integrata in molti equipaggiamenti che, tramite un sonar trasportato da un elicottero, rileva segnali fino a 80 metri di distanza. L’Artva è un dispositivo elettronico obbligatorio in molte stazioni sciistiche che emette segnali in caso di valanga. In alternativa, l’SMS Locator del servizio 112 permette ai soccoritori di inviare un SMS con un link che trasmette automaticamente le coordinate GPS del chiamante alla centrale operativa. Sebbene meno preciso, è disponibile in alcune regioni, dove si può accedere anche alla Centrale Unica di Risposta (CUR) tramite l’app “Where are U”, che consente di inviare la posizione GPS senza parlare.
CNSAS, Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico
Quando ci si trova in grave difficoltà in montagna interviene il CNSAS, un ente fondamentale del Servizio Nazionale di Protezione Civile, specializzato nell’intervento in ambienti particolarmente difficili e impervi. La sua attività si distingue per la preparazione altamente qualificata degli operatori che sono addestrati a intervenire in condizioni estreme, dalle valanghe agli incidenti in alta quota. Il suo impegno non si limita alla gestione delle emergenze, ma anche alla prevenzione degli incidenti.

Tipologie di soccorso e tecnologie per il salvataggio
In montagna le operazioni di soccorso si avvalgono di diverse modalità. L’elisoccorso rappresenta l’intervento principale e viene attivato quando l’infortunato si trova in zone difficilmente raggiungibili via terra o in situazioni particolarmente critiche. Gli interventi in elicottero sono sempre classificati come altamente rischiosi ed è fondamentale che le persone presenti seguano alcune regole per facilitare il salvataggio. Durante l’atterraggio, è necessario:
- Liberare l’area da oggetti come zaini o indumenti che potrebbero essere sollevati dal vento generato dalle pale.
- Allontanarsi dal punto di atterraggio e posizionarsi in un luogo sicuro.
- Evitare di avvicinarsi all’elicottero, sia durante che dopo l’atterraggio.

Oltre agli elicotteri, la tecnologia sta trasformando i soccorsi in montagna. I droni, ad esempio, offrono vantaggi significativi: non risentono delle condizioni atmosferiche come gli elicotteri e possono raggiungere rapidamente aree inaccessibili. Dotati di fotocamere termiche, riescono a individuare dispersi o vittime di valanghe grazie alle radiazioni infrarosse del corpo umano. Inoltre, possono trasportare piccoli carichi come radio, coperte termiche o farmaci e rilasciarli sul luogo dell’incidente.
In situazioni critiche, come per esempio un arresto cardiaco, i droni con defibrillatori rappresentano una risorsa vitale, essendo in grado di raggiungere zone isolate in 15-20 minuti. Accanto ai droni, nuovi strumenti come e-bike e slitte per il trasporto su neve stanno migliorando ulteriormente l’efficacia dei soccorsi. Queste innovazioni non solo accelerano gli interventi, ma rendono il soccorso in montagna più sicuro e accessibile, anche in condizioni estreme.
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Medical E-Bike |
Manovre di primo soccorso
La conoscenza delle manovre di primo soccorso può fare la differenza nell’attesa dell’arrivo dei soccorsi specializzati. Anche senza strumenti medici avanzati, esistono procedure semplici ma efficaci che chiunque può eseguire per valutare lo stato dell’infortunato e intervenire in caso di emergenze potenzialmente letali, come l’ostruzione delle vie aeree o l’arresto respiratorio. Prima di intervenire, però, è fondamentale assicurarsi che l’ambiente sia sicuro, sia per la persona ferita che per chi presta aiuto, evitando ulteriori rischi o complicazioni. Di seguito, una tabella per comprendere come valutare lo stato dell’infortunato e quali azioni compiere.

Autosoccorso
Molto spesso gli incidenti che si verificano in montagna sono di minore entità, come una distorsione, una ferita o un malore, situazioni che possiamo affrontare e gestire in autonomia senza richiedere il supporto del soccorso alpino. In questi casi, è fondamentale saper intervenire senza panico, con il giusto equipaggiamento e conoscenze di base di primo soccorso.
Un buon kit di primo soccorso è la base per affrontare qualsiasi tipo di incidente. Deve includere strumenti fondamentali come cerotti, bende, garze per ferite, analgesici, antidolorifici e spray ghiaccio, che sono essenziali per fermare emorragie, alleviare il dolore e trattare lesioni minori. Un altro elemento chiave è la pianificazione anticipata. Prima di intraprendere qualsiasi attività in montagna o in ambienti isolati, è essenziale avere una mappa, sapere esattamente dove ci si trova e, se possibile, evitare di avventurarsi da soli su percorsi particolarmente pericolosi.
Nel momento in cui si verifica un’emergenza, il primo passo è verificare che la zona sia sicura. Intervenire in un’area ancora instabile, ad esempio dopo una valanga o in presenza di terreno franoso, potrebbe mettere a rischio la vita anche di chi sta cercando di aiutare.

Se la situazione sembra sotto controllo e non richiede l’intervento di soccorsi esterni, è possibile gestire l’emergenza in modo autonomo. È importante verificare lo stato generale dell’infortunato: assicurarsi che respiri correttamente, che sia vigile e che non vi siano emorragie gravi. Se la persona è cosciente e non presenta segni di pericolo immediato, si può passare a trattare l’infortunio specifico, stabilizzando la parte lesa.
Conclusioni
La montagna è un ambiente che, se affrontato con consapevolezza, può offrire esperienze uniche e indimenticabili. Tuttavia, è essenziale essere preparati a fronteggiare gli imprevisti. Dalla prevenzione degli infortuni alla conoscenza delle manovre di primo soccorso, ogni passo conta per ridurre i rischi e godere della montagna in sicurezza. L’adozione di tecnologie moderne e l’addestramento per l’autosoccorso sono elementi che possono fare la differenza tra un incidente grave e una gestione tempestiva e adeguata dell’emergenza.